Pubblichiamo questa recensione dedicata agli Ylium,scritta dall’amico B-Traxx a.k.a Dj Seep

Ylium – “Empire Of Light

In questo nuovo viaggio musicale ci spostiamo nel Veneto. Regione ricca di storia, cultura, tradizioni ma anche di innovazioni! Non parlo di innovazione a caso, gli Ylium stupiscono immediatamente per la loro inventiva, creatività musicale e per il loro stile…..indefinibile, unico!

Nati dalle ceneri dei Bunch Of Dimes, gli Ylium entrano a far parte del movimento ThreeRives Undergroundche, per chi non conoscesse questo tipo di realtà, altro non è che un collettivo di artisti impegnati nel creare musica propria, obiettivo comune delle band, occuparsi dei live e della scena underground con lo scopo non solo di promuovere ma anche di valorizzare un mondo che io definirei di musica fuori schema, fuori dal matrix che le grandi case discografiche hanno imposto oramai da anni.

Gli Ylium nascono ufficialmente nel 2012 da un’idea di Alessandro Cavazzana (chitarre, keyboards, drum-machines, computer programming), da Marco Rodella (batteria e percussioni) e Giulio Ramazzina, quest’ultimo allontanatosi poi dal progetto per motivi personali.

Vivono i loro primi anni come gruppo garage-rock, sperimentando e suonando ovunque venisse loro aperta una porta! Durante tutto questo tempo speso ad inseguire le proprie emozioni creative, i ragazzi si rendono pienamente conto che il tipico sound rock’n’roll composto da chitarra, basso e batteria non permette loro di esprimere appieno tutto il potenziale ma, cosa ben più importante, frena enormemente la vena sperimentale che li contraddistingue.


. Complice una fascinazione di Alessandro Cavazzana per l’elettronica IDM, i ragazzi si chiudono in studio per scrivere nuovi pezzi, guidati da un rivoluzionato approccio compositivo. Da queste premesse esce, tra il gennaio e il febbraio del 2013, il primo EP del gruppo – Ylium EP – stampato in 150 copie, auto-prodotto e auto-distribuito, il quale costituirà il nucleo del primo album del duo: Empire Of Light vede la luce( bel gioco di parole) nel 2014 grazie alla brava Seahorse Recordings di Paolo Messere.

Empire Of Light rappresenta esattamente il titolo appena citato. Non appena udite le prime note, le prime vibrazioni di Interstellar Collapse (brano apripista) ho stoppato la track ed ho immediatamente pensato: ” No, così non va bene! Questo album non va ascoltato in questo modo!” Ho chiuso gli occhi ed ho provato a sgomberare la mente da ogni tipo di distrazione o pensiero, cercando di immaginare cosa potesse rappresentare per me the Light, la Luce!! Mi sono rilassato, ho chiuso gli occhi, reindossato le cuffie e…..Play! Ecco cosa significa fare “A Trip into Music”!

Tutto l’album è caratterizzato da una componente comune: ogni brano è una progressione di suoni che porta l’ascoltatore ad una totale caduta libera delle proprie certezze. Partenze blande che, nel proseguo della traccia, prendono forma per stupirci letteralmente attraverso cambi di ritmica orchestrati ad hoc e sonorità sempre più incalzanti!

The Sequence, il brano successivo, ne è un esempio lampante: la drum machine ossessiva, ma al tempo stesso molto scarna, diviene un martello all’interno del nostro cervello fino a portarci alla resa totale…..pausa….tappeto…..e via chitarra e keyboards a schiaffeggiare il nostro udito per riportarci a cavallo della vibrazione! Tutto questo accompagnato in maniera quasi ossessiva da una voce pericolosamente ipnotica.

Mindout, Your Life in Unique Meaning (primo singolo scelto dalla band) e, ciliegina sulla torta, Skeptical sono solo alcuni dei brani che sapranno portarvi in un’altra dimensione sonora, direi quasi britannica, considerando le influenze, tra le tante, dei Radiohead di Kid A, Amnesiac, King Of Limbs e dell’Aphex Twin di Selected Ambient Works 85-92 riscontrabili all’interno del disco.

Rimango quindi piacevolmente colpito da questi ragazzi intraprendenti e coraggiosi in quanto fautori di un prodotto innovativo, ottimamente composto e a mio avviso miscelato perfettamente, cosa non da poco tenendo conto delle caratteristiche musicali di Empire of Light!

Dare infatti grande spazio a vocals, keyboards, chitarre, drum machine e batteria, quando si ha a che fare con un’enorme quantità di suoni da assemblare, significa avere idee chiare e strumentazione adeguata affinchè possa nascere un buon prodotto. Pena il rischio di far cozzare più suoni e dare vita ad un brano che definirei una rissa! Avete mai assistito ad una rissa? Beh….vi giuro che non capite nulla, ma proprio nulla….solo casino!!

By B-Traxx a.k.a Dj Seep

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