Garrincha è il nome del lavoro d’esordio degli Smoke the Bees, trio alternative rock torinese composto dal cantante/chitarrista Lorenzo Rando, dal bassista Maze e dal batterista Samir Hadade.
L’ep è composto da 6 gemme alt-rock che ci hanno fatto davvero impressione. La proposta della band è una raccolta dal chiaro intento: farsi conoscere e farsi capire. Ebbene sì, perché le potenzialità ci sono e così evidenti che probabilmente anche il gruppo stesso se ne rende conto, decidendo coraggiosamente di mettere assieme sei brani diversi fra loro, inquadrati e distanti l’uno dall’altro.
A stento si riconosce la formazione dietro ai pezzi se non fosse che ciascuno di essi risulta di pregevole fattura (a modo suo ovviamente): cambia il sound, cambia il ritmo e a tratti sembra cambiare perfino la voce di Rando ma forse è solo la musica che cerca di ingannarci. Insomma, il trio torinese ci sa fare, possiede un notevole, innato spunto creativo che gli permette di evitare la banalità grazie ad un approccio genuino all’intero progetto. Ce lo possiamo immaginare mentre cerca di dirci: “Questi siamo noi, questa la nostra musica ed è questo che vogliamo fare perché questo è ciò che amiamo”. Si sente il lavoro, si sente la dedizione, si sente, appunto, l’amore. Nei testi come negli arrangiamenti.
In conclusione, ascoltando per la prima volta gli Smoke the Bees, si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad una band che farà certamente strada ed è proprio la capacità di trasmettere questa sensazione ciò che fa drizzare le orecchie all’ascoltatore. Gli “affumicatori di api” hanno quel famoso qualcosa in più e, sinceramente, non possiamo che augurar loro di sfruttare tutte le opportunità che avranno per farsi valere. Perché se le meritano. Tutte.