SALVO MIZZLE “Via zara” (autoproduzione)

Salvo Mizzle è un cantautore molto interessante che dopo aver fatto parte di vari gruppi,giunge oggi all’esordio da solista con questo” Via Zara”,un album molto personale e perfino divertente,suonato con la collaborazione di Matteo Marcucci (che si alterna con il nostro alle chitarre e al basso).

Dopo una breve introduzione noise(“Pizz(a)re/drone”),tra schitarrate e cocci vari,ci troviamo di fronte all’ironica “Unoraquekkenduro”,un rock-blues stralunato,minimale e a tratti volutamente dissonante,in cui il nostro getta sarcasmo su certe “discussioni” all’interno della vita di coppia,con un ghigno beffardo.

“Sesso matto a Malibu” sembra un titolo di un film porno,ma è tutt’altra cosa:è un brano acustico,in cui torna una certa ironia tra le righe,mescolata ad un po’ di introspezione dal piglio amaro (“se solo fossi quello che dici di essere saresti sicuramente meglio del mio cesso/che di stronzi di conosce,stanne certo non ha nulla da invidiarti/non è per quelli come te/che perdo il gusto di dormire”);è una critica ben riuscita alla bastarda società in cui viviamo,fatta con originalità e senza retorica.

“I giorni di Coppelia”è una canzone che porta un’atmosfera “settantiana” ai giorni nostri,un brano essenziale,elettro-acustico,arricchito da spezie “alternative” (e ci sono anche degli insoliti cambi di tempo nel finale);l’aspetto “critico” già espresso nel precedente pezzo,qui viene ulteriormente sviluppato ,anche se in maniera più profonda,facendo luce anche su riflessioni personali (“guarda come passano questi anni/con i giorni quasi sempre tutti uguali/aspettando benedette ali/per combattere la noia ad armi pari”).

La title-track arriva subito dopo,ed è una bellissima ballata chiaroscura dal testo poetico ed evocativo (“tu mi balli attorno/tu mi sorprendi con gesti che non voglio chiederti/e per timore ingoio/mastico eccessi di vita e rimango solo/nuoto nel regno di zara/e sei visione splendida in quel locale mono”),in cui l’amore e l’attrazione vengono narrati con fare originale (“dunque mi faccio di te/tu sei qui/dunque m’infetto di te”):uno dei miei brani preferiti del disco,sia per le liriche,per il sound morbidamente psichedelico (e ci sono anche qua dei cambi di tempo inconsueti,dal sapore quasi progressive).

“Il salto” è una traccia più mossa e tesa,breve ma allo stesso tempo molto intensa (Il”salto” di cui si parla è quasi sicuramente metafora di cambiamento,volente o nolente);”piove la neve” è più scura e sperimentale, inizia come una ballata notturna,per poi sfociare in un pezzo dal sapore avanguardistico (molto riuscito ed inconsueto il mix tra le due parti).

Con “SMF” torniamo su un’atmosfera decisamente più cantautorale,in cui traspare anche un po’ di ironia (“e Gesù è un buon amico immaginario/l’immagine e profilo del diario”);l’andatura è tipicamente folk rock,e c’è perfino una sottile influenza country sullo sfondo.

“*” è l’enigmatica traccia finale,in cui su uno sfondo brillante ed acustico,il nostro si lancia in un buffo reading che pare registrato via telefono,in cui si lascia andare ad alcune considerazioni,il cui succo è spiegato brevemente dallo stesso protagonista:alla fine tanto parlare è come se non servisse,perchè come dice il nostro “ non si capisce un bel cazzo di niente”,al quale aggiunge con un ghigno beffardo un’autocritica ironica subito dopo (“questo bel carattere che ho/un bel caratterone del cazzo (..)io me lo tengo,mi consenta,me lo tengo alla grande perchè io sono io/io sono Salvo Mizzle!”) che è anche un invito a essere sempre sé stessi,comunque vada.

Un ottimo esordio,che conferma la validità e l’originalità di Salvo Mizzle,un cantautore dall’attitudine rock e dalla personalità talmente variegata da non assomigliare a nessun’altro.

Da tenere d’occhio e da ascoltare con attenzione:”Via Zara” è uno dei migliori esordi che mi sia capitato di sentire in questo inizio 2014.

PS:il disco è scaricabile in free download al seguente indirizzo: https://salvomizzle.bandcamp.com/

Salvo Mizzle 1 Salvo Mizzle 2 Salvo Mizzle 3 Via Zara front

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