MONDAY “Smooth Phase”(Doppioclick promotions,EP,2013)
Il disco ed il gruppo che andremo ad “esaminare”e recensire oggi è una piacevole sorpresa perchè si discosta dai generi musicali che abbiamo trattato fin’ora.
Difatti il genere proposto da questo quartetto di Rimini affonda le sue radici in un dark rock sporcato di elettronica,ed il connubio è molto piacevole;anzi,i Monday riescono dove altri gruppi hanno fallito,ovvero nel compito di rielaborare delle influenze anni ’80 e portarle ai giorni nostri in un’ottica senz’altro inedita.
Il gruppo nasce ufficialmente nel 2008 ma la line-up si stabilizza nel 2011(Andrea-basso/synthbass;Davide-batteria/laptop;Marco-chitarre e synth;Stefano-voce,chitarre,laptop);questo è il loro secondo EP,dopo il primo chiamato”White lies”e dopo alcune importanti manifestazioni live a cui la band ha preso parte nel corso del tempo.
Che i Monday abbiano una forte personalità non vi è ombra di dubbio;e hanno un’altrettanta originalità,dato il connubio delle varie influenze,sapientemente miscelate tra loro.
Fin dalle prime note di “Fake worlds”,in cui i riff tinti di dark si sposano ad un’elettronica moderna(ma mai “fredda”):una bella melodia avvolgente e una voce personalissima su ricami chitarristici che riportano alla mente i Cure più ombrosi e i Joy Division,spostati però ai giorni nostri. Un gioco infinito e riuscito di ombre e sprazzi di luce qua e là.
Il caleidoscopio di “Look around”si spinge ancora più in avanti ed osa :difatti,in mezzo alle tipiche influenze dark,fa anche capolino qualche spezia di sapore alternativo/indie,in una trascinante atmosfera a volte quasi eterea,a volte psichedelica.
Un riuscito mix di “anime”musicali diverse,ma dallo stesso denominatore:quello forte dei Monday!
L’introduzione di “You belong”ci porta ancora in un’atmosfera più sognante,in cui synth e chitarre creano un tappeto sonoro di indubbio fascino;poi il pezzo,però, si trasforma in un curioso brano rock sincopato(irresistibile anche la sezione ritmica) e-perchè no?-perfino ballabile,nella sua orecchiabilità. Un brano che sicuramente esploderà nella sua potenza nelle esibizioni live. Finale da urlo con riverberi chitarristici da favola,che si rincorrono in un immaginario vagamente psych(mentre basso e batteria ricamano la loro trama “funkeggiante”).
L’elettronica torna ad essere protagonista nella scurissima “Brother”,adornata da una bellissima melodia:un brano senz’altro molto moderno nel suo incedere e nel suo risultato;anche questa molto”ballabile”,anche più della precedente(e per motivi diversi) ,dato l’accattivante ritmo dello stesso pezzo.
“Heaven’s gate”,invece,mescola in maniera perfetta l’anima electro e quella più scura della band all’interno dello stesso brano,sempre senza tralasciare l’orecchiabilità. Anche questa traccia ti fa muovere il culo col suo ritmo,però allo stesso tempo,c’è anche molta più sperimentazione:una traccia a suo modo “notturna”nel suo incedere,ma con spiragli improvvisamente luminosi nel finale.
Chiude l’EP “Swan”,perfetto titolo per l’immaginario compositivo dei Monday;un “cigno” dalle venature nero pece,ma allo stesso tempo dall’attitudine R&R,con i suoi attacchi frontali chitarristici improvvisi,ma mai sopra le righe. Un pezzo che chiude degnamente il disco,con la sua scura bellezza.
Dicevo all’inizio:i Monday hanno riuscito dove altri gruppi non ce l’hanno fatta. Ovvero:hanno assimilato bene la lezione dark degli anni ’80,traghettandola però in un immaginario sonoro moderno,diverso,sicuramente personale. L’EP poi fila via liscio che è un piacere:i Monday infatti potrebbero risultare graditi non solo ai fan sfegatati del dark o di certo rock elettronico,ma anche a chi di solito ascolta altri generi. Perchè la loro peculiare proposta musicale si sposta oltre,e ha dalla sua anche una componente molto accattivante(o”catchy”come dicono all’estero),sia a livello di melodie(mai massificate o scontate)che di ritmiche:oserei dire che i Monday potrebbero diventare enormi,e non solo qui da noi,ma anche all’estero(data la proposta sonora di taglio”internazionale”anche per la lingua usata,in maniera peraltro perfetta) . Adesso non ci resta che attendere un disco a lunga durata e le esibizioni live,che non deluderanno,ne siamo certi.