MISFATTO “Heleonor Rosencrutz”
I Misfatto sono una band attiva da più di vent’anni, con una discografia sterminata, tra cd, musicassette e vinili: un vero gruppo di culto che definisce la propria musica “trip rock”…E non è un caso, dato che ascoltandola, sembra proprio di “viaggiare”, in quel bellissimo mix di hard rock, grunge, psichedelia e ricordi progressive caro alla band….Ed il “viaggio” è anche l’ossatura stessa di “Heleonor Rosencrutz”, dato che si tratta di una sorta di concept album molto particolare,ispirato al libro di Gabriele Finotti-che è il chitarrista e principale compositore della band,nonchè il leader- “La chiesa senza tetto”
Apre “Heleonor”,che è anche il primo singolo estratto:è un ottimo inizio,pop rock raffinato dall’anima “alternative”,con la voce di Melody Castellari, il “nuovo acquisto” della band che con la sua seducente voce, amplifica le venature oniriche del gruppo.
“35 sogni” è una canzone più tagliente ed ombrosa,ma di certo non meno interessante:è una descrizione di Lisbona e delle sue particolarità, con mood meditativo;”Sono viva” è il ritratto di Heleonor-la protagonista, naturalmente- dentro la chiesa senza tetto, attorniata dai lampi:torna la bellissima voce di Melody che si sposa perfettamente al possente (e raffinato al tempo stesso) sound della band.
“Rosencrutz” evoca i Templari e i Rosacroce: torna l’hard rock corposo ed il feeling post grunge ,stemperato dal duetto vocale di Melody e Alberto Zucconi e da scampoli progressivi qua e là.
Ma i Misfatto non si fanno mancare nulla ed ecco arrivare la catchy”Xoringiket”, che è un altro potenziale hit-single ficcante,la descrizione di un pianeta sconosciuto a suon di rock tagliente e moderno (con qualche velata interferenza elettronica mai invadente ed un’andatura “disco” che ben si sposa al sound rock della band);”Le sere sono come domani” è una bellissima rock ballad dai lati introspettivi cantata da Alberto.
I connotati riflessivi (“vuoto è il giorno,senza luce/umida presenza,di nuovo sole”) si vestono di sonorità hard prog settantiane su “Ero fuori di casa” (bellissima la chitarra,con i suoi riff avvolgenti); e queste si ritrovano pure su”Rinascere”, che è un po’ il manifesto sonoro della band,in quanto è un viaggio onirico lungo quasi 8 minuti, tra liriche riflessive ed un sound che sviluppa la potenza sonora, stavolta venata anche di sottili trame psichedeliche che affiorano qua e là (ma senza mai dimenticare la melodia, componente essenziale delle composizioni del gruppo)…..Il finale è un’acida prog blues jam che pare uscire dagli anni ’70, in cui la chitarra elettrica duetta con l’hammond in maniera decisa e riuscita, disegnando scenari avvolgenti e caleidoscopici,e su cui svetta la voce “soulful” di Melody.
Ed attorniata da una vena soul (o meglio,un mix tra pop rock e gospel) è anche la finale “Goodnight”, un ultimo saluto carico di speranza e perfino un po’ misterioso:un mantra mistico e melodico (“angeli sopra e dentro di noi/diavoli sotto e accanto a noi”) che evoca positività.
Un lavoro decisamente intreressante e notevole,con una band in grande forma:un disco che piacerà a chi è cresciuto con un certo tipo di sonorità nelle orecchie e anche a chi è rimasto orfano di una certa scena italiana (Karma,Timoria,Ritmo Tribale,Scisma),che i Misfatto sembrano rinvigorire d’un botto!
Anche perchè la band, al contrario di altre,non si è mai sciolta ed ha continuato senza mai arrendersi: ed è un bene, perché questi ragazzi tengono alta la bandiera del rock italiano, dimostrando che non è affatto morto,e che si può ancora dire qualcosa in maniera originale e potente all’interno di esso! Bravi!