MICHELE MARAGLINO “I mediocri(La Fame dischi)”
Oggi parliamo di un disco diverso da quelli trattati fin’ora. Si tratta di un lavoro di un cantautore rock,molto personale e con una sensibilità particolare.
Michele Maraglino è un giovane cantautore nato a Taranto,ma “trapiantato”(come dice la bio)a Perugia..Il suo disco,”I mediocri”è uscito per La Fame dischi (fondata da lui stesso,dopo svariati demo,un EP nel 2010 e un progetto parallelo chiamato”Love yourself first”)il 14 settembre 2012 e si tratta di un lavoro estremamente interessante,che fa ben sperare per il ritorno ad un certo tipo di “canatutorato rock”,come non se ne sentiva da anni;e,anzi,la proposta del nostro,è veramente di ottimo livello e,dicevamo all’inizio,con una personalità tale difficilmente riscontrabile in altri lavori al giorno d’oggi..
Fin dalla prime note di “verranno a dirti che c’è un muro sopra”,dominato dalle chitarre in un gioco di chiaroscuro acido,si capisce che Michele non ha peli sulla lingua e descrive senza mezzi termini problematiche di sconcertante attualità,alla sua maniera,senza retorica e senza luoghi comuni:il non-lavoro,le porte sbattute in faccia,ma anche la non-sensibilità,o la solita faccia tosta di quelli che ti dicono che non ce la farai mai perchè “c’è un muro sopra”appunto(“e io odio proprio quelli come te/che dicono che tutto sai è impossibile/che c’è sempre qualcosa dietro/che quello che è arrivato fino lì/ha conoscenze grosse,mica si arriva così”recita il testo).
“Vita mediocre”è un bel lampo elettroacustico dall’irresistibile vena pop rock,nel senso più nobile del termine:la voce di Michele è accattivante,graffiante al punto giusto;un brano in bilico tra l’amarezza del testo e la solarità delle chitarre;sicuramente un pezzo che dal vivo renderà bene,data la sua atmosfera da live,specie nella parte finale.
Ricordi  e pensieri personali sulla città nativa di Michele affiorano in “taranto”,una ballad rock dai toni scuri. Malinconica e con un senso di sconfitta(“e tutto intorno/ormai non c’è niente/è tutto morto/fottuto il presente”) senza perdere il tratto chitarristico,esplosivo come sempre.
I rapporti personali e l’amore vengono trattati,invece in “Umida”,in cui ritorna l’ironia dei primi brani,e anche la solarità;così come un certo piglio divertito nel descrivere il privato si avverte in “Pensavo di morire(ma poi non è successo)”,anche se visto in un’ottica diversa,con dei vaghi accenni sixties nelle chitarre.
Ritorno ad un pop rock dominato dall’acustica e dalle atmosfere vagamente settantiane in “Vienimi a cercare”.Irresistibili i riverberi delle chitarre,che si trasformano in un deciso rock&Roll grintoso nel ritornello(“Vienimi a cercare/che mi sento instabile/Vienimi a trovare/come fosse facile”).Non manca mai l’ironia(“e avevo preso anche a ballare/e giuro ero anche bravino/completamente soddisfatto/che sembravo anche un cretino”),sempre cucinata in salsa dolceamara,mai stucchevole.
Sarcastica “Lavorare gratis”,altro pezzo di attualità sconcertante,che riflette vivamente i tempi (duri) di oggi (“Ho come l’impressione che tu non mi pagherai(….)te lo immagini un bel giorno/tutti quanti a rifiutare/uno stage pagato zero/un lavoro che non è vero”),probabilmente il pezzo più riuscito del disco,perchè riassume in poche,semplici parole delle grandi verità. Musicalmente l’accelleratore è premuto su un rock&roll efficace,dall’attitudine punk,a livello lirico.
E l’attualità,la dura realtà, ritorna anche ne”L’aperitivo”.Non si può dire che Michele sia fuori dal presente!Anzi,la sua musica riflette in pieno i tempi che viviamo. Com’era capitato nella mia recensione del disco dei Bachi da Pietra,penso che anche i testi di questo cd siano lo specchio-in un certo senso-di quest’Italia. Ovviamente l’attitudine di Michele è totalmente diversa,più divertita e scanzonata(ma non troppo,poi,se ci pensiamo bene;mi fa pensare ad una sorta di moderno Rino Gaetano,rivisto ed aggiornato con una nuova attitudine) rispetto al gruppo che ho citato,però che la sua musica rifletta i tempi odierni,è innegabile.
Ma torniamo al brano:siamo sempre dalle parti di un rock musicalmente raffinato e viscerale al tempo stesso,senza essere mai troppo ingombrante o logorroico;il testo non fa sconti alla vacuità dell’attualità(“tu bevi e scopa e non pensare/è tutto quello che qui vogliono/vogliono solo che ti diverti/poi ti lamenti che non ti senti vivo/
che hai 30 anni e non hai un lavoro/forse dovevi pensarci un poco prima/prima di fare l’aperitivo”),difatti è una rasoiata alla gola verso i giovani(ma anche i meno giovani) che privilegiano l’”apparire”all’”essere”,che poi sono gli stessi magari che si lamentano per certe situazioni lavorative,ma l’importante è essere IN il sabato sera( “e tu ridi divertiti balla/non essere stanco nemmeno un momento/conquista una donna/non amarla niente/ripetigli solo di come è importante/per te essere bello forte e potente/uno di quelli che vince sempre/uno di quelli che non ama niente/a parte se stesso”). Un pezzo riuscito,e posso dire solo “GRAZIE!” a Michele Maragliano per aver sintetizzato in brevi righe,quello che molte persone-compreso me-pensano!
Il finale del disco è affidato ad una piccola gemma ellettro-acustica,”tutto come prima”,che mi riporta alla mente un pò gli anni ’70,filtrati però da un’attitudine attuale,con la consueta,beffarda ironia(“Sei figlio di un affanno/figlio del presente/non capisci niente”).
Quindi,un disco molto bello e piacevole,che si fa ascoltare e riascoltare,che ha il pregio di essere fresco e non somigliare a nient’altro del genere nel panorama “indipendente” italiano( e nemmeno in quello major!);le sensazioni positive sono molteplici,e -come dicevo prima-anche l’abbondanza di ironia non guasta il prodotto finale,anzi,è un ingrediente in più che a maggior ragione lo rende ancora più gradevole(ed è una cosa che è mancata a tanti gruppi e artisti della scena per tanto tempo,l’ironia…fortunatamente c’è un’inversione di tendenza in questo senso,ultimamente e Michele ne è la conferma).
Auguriamo quindi un enorme successo a Michele e ai suoi progetti,nell’attesa delle prossime mosse!

STOP PRESS! Segnaliamo il comunicato stampa arrivato stamattina,in cui lo staff della Fame Dischi,annuncia le prossime date del bravo cantautore e quant’altro:

Nuove date per Michele Maraglino, cantautore pugliese trapiantato a Perugia che il 14 Settembre 2012 ha pubblicato per La Fame Dischi (l’etichetta che ha fondato nell’estate del 2011) il suo album d’esordio dal titolo “I MEDIOCRI”. L’album sta ricevendo consensi fra pubblico e critica: è stato trasmesso in molte radio italiane e non solo,in lista fra i candidati del premio Tenco 2013, album della settimana su ROCKIT, articoli su ROCKOL, IL FATTO QUOTIDIANO, LA REPUBBLICA BARI, AFFARI ITALIANI, LIBERO.IT, RADIOTRE, LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNOe ancora recensioni su Radiodue, Blow Up, SentireAscoltare, Shiver, Osservatori Esterni, ecc. (rassegna stampa completa su www.imediocri.tumblr.com/rassegnastampa)
Ad ottobre poi è iniziato il “MEDIOCRI Tour” www.imediocri.tumblr.com/tour
Ecco le prossime date:
22 Febbraio ASSISI (Pg) @Bar Pro Loco Torchiagina (w/band)
28 Febbraio TERRANUOVA BRACCIOLINI (Ar) @WIP
08 Marzo SELEZIONI AREZZO WAVE @Loop PG (w/band)
15 Marzo PERUGIA @Bar Chupito (w/band)
04 Aprile LECCE @TBC
06 Aprile CONVERSANO (Ba) @TBC
17 Aprile ASCOLI @Pub Murphys
02 Maggio VICENZA @Caffè del Sole
03 Maggio CARTIGLIANO (Vi) @Rive Jazz Club
10 Maggio FABRIANO (An) @Arci Il Corto Maltese (w/band)
11 Maggio ROMA @Forte Fanfulla (w/band)
Il disco è stato anticipato dal singolo Taranto” uscito il 23 Aprile 2012, che ha ottenuto una discreta diffusione radiofonica (recentemente è stato selezionato anche per la compilation Meet’n’Radio di Febbraio che farà il giro delle migliori radio indipendenti. Un’iniziativa di OnMag Promotion e Audiocoop – MEI) e il cui video ha raggiunto quasi le 10.000 visualizzazioni su YouTube.
A febbraio sarà la volta invece del secondo singolo estratto, “L’Aperitivo”, che verrà promosso nelle radio da Sfera Cubica attraverso la compilation Music? No Control!”di febbraio, mentre a marzo uscirà il videoclip attualmente in lavorazione.
BIOGRAFIA
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SITI
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