Un’ep da gustare tutto d’un fiato, è : Giorni di Periferia di Macs Cabi.
Iniziamo subito col consueto track by track.
Il giorno che son nato ha un sound accattivante, l’intro sposa benissimo una chitarra acustica pizzicata e un pad leggerissimo, dove si appoggia la linea vocale. Ritmo lento, cadenzato, che non manca di groove.
Caratteristici i clap di tanto in tanto.
Giorni di periferia è il singolo estratto, con un arrangiamento che vede intrecci interessanti come piano e chitarra che si rispondono. La ritmica è sempre composta di elementi originali e ben organizzati.
Come in cielo così in terra vede finalmente, seppur timida e soft, una più consistente ricerca elettronica.
Un contrappunto di suoni ben calibrati e un cantato che sa ben amalgamarsi a tutto il resto del mix.
Danno grande completezza i cori alla fine del brano.
Il ponte è sottile è uno dei brani più saltellanti e ritmati dell’ep, quasi ostinato.
Il linguaggio è pungente, così come l’arrangiamento, vagamente alla Bluvertigo, anche se tendenzialmente acustico.
Sacchi di immondizia unisce il folk all’elettronica e al il pop in maniera intelligente ed innovativa.
Sicuramente il mio pezzo preferito tra tutti. Bellissima la linea melodica che rimane in mente.
L’Ep è uscito lo scorso 29 settembre insieme al singolo omonimo.
Sentiremo sicuramente parlare di questo cantautore torinese emergente.