Le Rivoltelle sparano un bel rock al femminile, mentre il titolo “Play & Replay” ricorda la famosa trasmissione di Radio Rock.
Gli arrangiamenti sono molto potenti, con sonorità brillanti e di una tale freschezza adatta per tutti i momenti e le stagioni dell’anno.
Sono quindici le tracce che riprendono alcuni grandi classici della canzone italiana, da Buscaglione a Cocciante, fino a Battiato, ma non solo!
Abbiamo anche validissimi inediti, una delle più apprezzabili, sicuramente, “Auguri scomodi”.
Influenze che abbiamo percepito: da Gianna Nannini ai Timoria, Dai Negrita ai gruppi hard rock più noti.
La caratteristica più efficace del disco è che tutti i pezzi appaiono quasi come degli inediti perché legati da uno stile estremamente coerente.
Si prenda un brano come “Cuccuruccucù” ha un arrangiamento completamente rifatto, tanto da godere di cambi di tempo che nulla hanno a che vedere con l’originale, se non chiaramente per il testo e la melodia principale. Degna di nota anche “Margherita”, in quanto abbiamo in mente la canzone con il timbro inconfondibile di Cocciante, la reinterpretazione al femminile è qualcosa che scardina tutti i punti di riferimento originari.
Per non parlare della versione ska di “Un Giudice” di De Andrè, con dei fiati follemente eccezionali, oltre all’esplosiva interpretazione.
Inoltre, il punto di forza consiste proprio in una voluta non-imitazione, ma appunto. un’interiorizzazione profonda dei brani.