A CURA DI FRANCESCO LENZI
GLANKO”Telekommand EP”
Oggi vi segnaliamo un EP di musica elettronica a nome Glanko(alias Giuseppe Fallacara).
La caratteristica saliente di questo disco è quella di spostare il baricentro dell’elettronica verso una sperimentazione ardita che coniuga più anime diverse all’interno di essa.
Analizziamo l’EP nella sua interezza.
La prima traccia,”maikurofomu cc”è esemplare in questo senso:dopo un inizio ambient,pian piano il pezzo si trasforma fino a diventare industrial,ma con un piglio decisamente più sperimentale,anche se non caotico:un trip sonoro tra modernità e oscurità,dalle spirali vertiginose.
“Telekommand A”sperimenta ancora di più,ed è un viaggio spaziale nell’elettronica più intransingente;nella seconda parte fanno capolino pure cadenze psichedeliche che si sposano ai battiti siderali del pezzo:avanguardia sonora,sì,ma con gusto
La terza traccia,”Apatia”,è un viaggio sonoro più dark,eppure ha dalla sua anche una melodia avvolgente ed è pure ballabile;un po’ come se i Kraftwerk degli anni ’80 venissero traghettati nello spazio più misterioso ed oscuro,sconosciuto(ed il fruscìo del vinile in sottofondo dona un tocco in più al brano)…..
“9003”stupisce,perchè è un brano completamente diverso da quelli ascoltati fin’ora:al confine tra ambient moderna e la classica minimal-contemporanea,è un brano dominato da pianoforte e violoncello,una sorta di carillion oscuro,malinconico e pure un po’ struggente,che dona un valore aggiunto al disco;l’elettronica non manca,ma stavolta funge solo da tappeto ritmico e non è invadente. Un ottimo brano,non c’è che dire.
Chiude il breve EP”Tele Mz”,in cui l’anima sperimentale di Glanko ritorna prepotentemente e si fa ancora una volta più presente: inquietudine sonora,in cui l’elettronica si fa più acida,ma con la chiara voglia di abbattere i confini del genere(Verrebbe da definirlo”IDM”,come altri brani del disco,ma mi accorgo che questa definizione è riduttiva,perchè ritorna anche un’anima dark ambient che convive con il resto e fa capolino più volte nel pezzo,anche quando si fa più ossessivo).
Un disco che consiglio a tutti gli amanti dell’elettronica più originale e sperimentale,che si fa ascoltare con piacere e che offre molti spunti interessanti.
Il grande merito di Glanko è difatti quello di superare le barriere del genere,e dare una sua personale interpretazione dello stesso,ma rimanendo fruibile e godibile.
E non si tratta di una mera manipolazione di suoni,ma di una REALE voglia di creare musica nuova e moderna,senza limiti:il gusto non manca mai,e fa risultare”facili”anche le parti più complesse ed elaborate( e non è certo cosa da poco!).
Siamo curiosi di sentire cosa combinerà Glanko anche nelle prossime prove a più lunga durata.
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