TERESA MASCIANA’” SHINE(Top records)”
Teresa Mascianà è tornata e la notizia per me ha un sapore tutto particolare;posso dire che ho accolto questo nuovo disco come un evento,perchè ho amato molto l’album precedente(“
don’t love me”),che ho avuto anche la fortuna di recensire tempo fa!
Adesso è finalmente uscito questo”Shine”e posso solo dire che Teresa non ha certo tradito le aspettative:difatti ha addirittura superato sé stessa!
In effetti”Shine”,pur continuando un certo tipo di discorso,è un album completamente differente dal precedente,con alcune sorprese che andremo poi a scoprire….
“Have a good time”apre il disco ed è il brano che forse si avvicina di più al precedente lavoro,ed è un po’ il trait d’union forse con”don’t love me”;rock solare,attitudine indie e melodia irresistibile(e anche una band in grande forma:sono i Donatori d’organo,che accompagnano già da tempo Teresa nei suoi spettacoli live e suonano in tutto il disco…alcuni dei musicisti,però,erano già presenti nel vecchio album)…..un brano per divertirsi,col sorriso sulle labbra.
La title-track è scatenata e vede Teresa davvero in grande forma;rock puro e irresistibile,in cui anche il gruppo dà il meglio di sè(non manca neanche un attimo di”introspezione”insolito,mixato a lievi cadenze elettroniche di sfondo)….è un inno alla positività,perfettamente riuscito,e si candida ad essere un successo da subito(ed il piatto forte delle esibizioni dal vivo).
La prima sorpresa è”non ci penso più”,il primo (ed unico,per ora)brano cantato in italiano;ma la grinta rock di Teresa non viene meno,nemmeno nel testo che è un’invettiva contro lo stalking(“Mi hai rapita con le tue parole/predicate bene,razzolate male(…)alla testa quel fucile/non riesce più a ragionare/è arida la tua anima,lei è rigida mentre recita”). Nel libretto interno,il brano è tradotto anche in inglese;non è un caso,perchè l’anima di Teresa è”internazionale”,e la musica riflette in pieno questo,con il cuore che guarda a Seattle e dintorni(e sono stra-convinto che un brano così ce lo invidiano anche all’estero!).
C’è anche spazio per una ballata introspettiva,”Crazy”che svela un’anima inedita di Teresa,o meglio,che conoscevamo appena:ottima la canzone(che descrive la follia che a volte risiede nell’amare le persone sbagliate),e ottima l’esecuzione,sia vocale che strumentale,con riminiscenze di altri tempi(e un po’ di malinconia non celata,affidata ad un tappeto sonoro col cuore nei seventies)….con “Melissa knows”,invece,torniamo alle atmosfere tipiche della cantautrice,tra luminosità e melodia dal cuore alternativo(e non è un caso che sia il primo singolo estratto);è come se le influenze sixties venissero traghettate ai giorni nostri…e difatti il brano è una perla sonora di grande fascino,che si fissa in testa per non uscirne più(e questa è sempre stata -e continua ad essere-una delle caratteristiche principali del songwriting di Teresa)….l’amore è ancora una volta l’argomento trattato,anche se in maniera mai scontata(è la storia di una ragazza che ama un uomo più grande e probabilmente sposato ).
Ma come abbiamo visto,”Shine”è un album dalle molteplici anime,e vive di vari momenti:influenze velatamente blueseggianti (rilette in un contesto”alternative rock”)e acustiche fanno capolino nella magia di”Africa”,uno dei miei brani preferiti del disco:anche questo è un brano accattivante anche se,come sempre, tutt’altro che banale….è dotato anche di un bel solo di chitarra(opera di Fiorenzo di lorenzo),e di un ritornello riflessivo eppure irresistibilmente catchy;la canzone è dedicata alle memoria del missionario Vincenzo Troletti.
Un’altra sorpresa è”Gundo senado”,cantata in lingua eritrea(è difatti un canto popolare della capitale Asmara,riarrangiato in versione moderna),un reggae notturno ed avvolgente,che svela un’ulteriore anima di Teresa:bellissimo pezzo che contagia da subito col suo ritmo e con il suo cantato estremamente orecchiabile(ed è un brano che sta andando fortissimo all’estero insieme alla traccia conclusica”Carry me on”,di cui parleremo tra poco)….non si può dire che la nostra amica non ci abbia stupito con questo disco!!!!!!!!
Con”Away”si torna sul rock,con chitarra ed organo che all’unisono ripetono un riff penetrante;il brano coniuga aggressività ben dosata(ma mai esagerata)e momenti più meditativi,il tutto miscelato insieme in un sound corposo e melodico,in cui la voce di Teresa è uno strumento aggiunto(in gran spolvero anche la band al completo)che riflette sull’impossibilità di giudicare le cattive azioni di chi tenta di rovinarti la vita…un”vivi e lascia vivere”,che lascia ad un’entità superiore il giudizio definitivo.
Il finale del disco è affidato a quella”Carry me on”di cui avevamo accennato qualcosa poco fa;un brano notturno e particolare,anche raffinato se vogliamo,che chiude l’album in maniera riuscitissima,anche se qui si indaga sulle pieghe dolorose dell’anima e sulla pericolosità di quando subentrano nella vita di una persona un certo”mal de vivre”e stanchezza generale(ma il tutto viene descritto sempre con fare personale e mai totalmente scuro)….il moderno tappeto”elettronico”appena accennato in sottofondo si tramuta subito in un’alternative rock moderno e scorrevole al tempo stesso;anche questo brano sta andando alla grande nelle radio estere,ed è la dimostrazione del valore”internazionale”delle composizioni di Teresa(e questo l’abbiamo sostenuto a più riprese).
Davvero un gran bel”secondo atto”,decisamente riuscito,anche perchè Teresa non si è ripetuta e ha”osato”con vari mood e sonorità differenti con immutata passione e qualità di songwriting sempre altissima.
Il disco è maturo e compatto,senza fare a meno della grinta R&R, sempre presente,solo che qui è arricchita da momenti più meditativi e riflessivi che non erano così sviluppati nel disco d’esordio….complimenti dunque a Teresa che ha sempre delle frecce creative al suo arco musicale e che non finisce mai di stupirci…e anche alla band,che è una vera band!E non solo un gruppo di sfondo e di accompagnamento.
Che aspettate?Correte a comprarvi”Shine”,è un disco che aspetta solo di essere scoperto ed amato visceralmente!Vi assicuro che non ve ne pentirete…ma lasciamo,per finire, che sia Teresa a riassumere e a spiegare il contenuto del disco con le sue stesse parole:” Questo disco è per me la continuazione della storia, cioè della mia storia, narra di una donna abbastanza “normale” che ama raccontarsi e riflettere a voce alta.
Non c’è particolare direzione artistica, nella musica come nella vita cerco di fare solo quello che mi rappresenta e mi fa star bene. La missione è raccontare e portare messaggi positivi a se stessi e agli altri, quindi vecchi suoni del punk-rock Californiano, nuovi suoni del nord Europa, rock italiano assimilato nell’adolescenza, suoni curati ed altri opinabili, ma tutto omogeneo.
L’idea è un bel dialogo, molto personale, col mio ascoltatore e nonostante il passaggio da un argomento all’altro la conversazione non perde mai il suo filo conduttore.”