Fino a qualche mese fa, era stato creato un servizio mai visto, rivoluzionario, assolutamente indispensabile per chi crea molti contenuti: il cloud illimitato. Spulciando tra vari siti, trovo esattamente quello che cercavo: poter depositare i miei file in uno spazio virtuale, illimitatamente, io che creo musica ogni giorno, io che ho bisogno di salvare i miei progetti e poterli scaricare in remoto, oppure condividerli. Io che faccio foto e video continuamente, che ho bisogno di catalogarli e averli a disposizione da ogni parte del mondo. Quindi, non solo per uso lavorativo, ma anche privato.
Amazon drive era il servizio dei miei sogni, lo provo per tre mesi e tutto funziona alla perfezione, allora decido di aderire all’abbonamento: 70 euro annui. Ok, è un cloud, dei rischi ci sono, del tipo: la privacy? Se le condizioni dovessero cambiare?
D’altra parte nel regolamento c’è scritto, ma va benissimo, si spera nel buon senso.
Faccio l’abbonamento, decido di farlo a vita, al massimo mi sarei aspettato un rincaro di 5-10-15-20 euro dopo alcuni anni.
Ci poteva anche stare. E invece no. Il cloud illimitato dopo neanche un mese di abbonamento cessa di esistere!
I prezzi si decuplicano, fino ad addirittura alcune migliaia di euro l’anno!!!
Se avessi saputo prima (ad esempio come alcune compagnie telefoniche dichiarano apertamente sin da subito: “offerta lancio a “x” e dal secondo anno, il prezzo sarà “y”), non avrei mai e poi mai iniziato un abbonamento di questo tipo.
Ecco i prezzi dell’attuale tariffario.
Chiaramente non è più sostenibile.
Amazon rappresentava per me un servizio di assoluta affidabilità, essendo attivo dal 1996 ad oggi.
Attenzione, nella politica commerciale di Amazon non c’è nulla di illegale, tutto è previsto dal regolamento, ma un cambio di condizioni così drastico e scellerato costringe il cliente a cessare immediatamente l’abbonamento, oltre a sentirsi danneggiato da tutto il tempo perso nel caricare i file.
Pur avendo la fibra ottica, ho impiegato oltre un mese di upload per caricare poco più di due tera e circa un milione di file, tra progetti, foto, video, documenti.
Un lavoro rivelatosi assolutamente inutile, in quanto dovrò acquistare hard disk multipli, oppure trovare un altro cloud che possa far fronte alle mie esigenze.
Ritornando ad Amazon, finora non mi ha mai deluso come “negozio online”, ma dal punto di vista del cloud, se prima era apparentemente un servizio magnifico, rivoluzionario, fantastico a dir poco, ora si è rivelato (per quanto riguarda le mie personalissime esigenze), assolutamente inutile e deludente.
Una nota a favore del servizio clienti che è formato da personale molto gentile e competente, una nota a sfavore per quanto riguarda l’applicazione per dispositivi mobili, ancora molto farraginosa e nonostante la fibra ottica, a volte molto lenta e per alcuni passaggi, a tratti inutilizzabile.
L’applicazione invece desktop si rivela invece assolutamente funzionante.
Che dire? Ad oggi, salvare i propri dati digitali è diventato sempre più difficile e faticoso.
Si possono affidare ventenni di lavoro ad un hard disk che magari dopo alcuni anni si rompe e vanifica tutto?
Bisogna comprare decine di hard disk e dislocarli in vari posti lontani geograficamente?
Il cloud illimitato a un prezzo “umano” annuo era l’unica soluzione pensabile, ma adesso, non è più possibile.
Quanto tempo ancora ci vorrà affinché arrivi il “vero” progresso?
P.s un’ulteriore nota “positiva”, Amazon, avendo annullato l’abbonamento dopo meno di un mese, mi ha rimborsato totalmente!