di Francesco Lenzi

 

Ogni tanto,qualche soggetto VECCHIO DENTRO salta fuori in una mattina più piovosa del solito,e ti viene a dire che il rock è morto,che è musica da vecchi eccetera eccetera.Ora,tralascio per motivi di decoro,dove manderei volentieri le persone che affermano questa cosa,però mi limiterò a sviscerare il mio pensiero personale sulla faccenda,sperando che sia motivo d’interesse per tutti voi.
Il rock&roll non è mai morto.Anzi,per quel che mi riguarda,è rinato negli anni ’90,in un certo senso,quando venne fuori il cosiddetto movimento”grunge”;il mio è un parere del tutto personale,però credo di non essere il solo a pensarla così.
Analizzo brevemente il fenomeno:il genere”grunge”,in realtà,come tutti sanno,era un hard rock “a tempo moderato”(parafrasando il buon Kurt Cobain),miscelato alla psichedelia e al punk(inteso anche come attitudine)….ma la cosa bella è che ci fu un ritorno a delle sonorità dichiaratamente seventies o sixties,dopo anni in cui eravamo annegati in suoni sintetici o brutture dance/rap inascoltabili(a parte le eccezioni,ottime band sono venute fuori anche negli anni ’80,non era tutta merda,c’erano anche gruppi a tenere alta la bandiera,come gli u2 o i R.e.m. legati ad un certo modo di fare musica,per non dire dell’heavy metal,che affonda le radici nel decennio prima,piaccia o no,le origini sono quelle….so che magari non tutti condivideranno,perchè per molti ritengono la categoria composta solo da beceroni!Ma non è così per me…o perlomeno non sempre almeno!).
Per gli adolescenti o i post-adolescenti che-come me- negli anni ’80,quindi da bambini,ascoltavano la musica degli anni’60 e ’70,fu una boccata d’ossigeno.Non più le minchiate alla tarzan boy per radio,ma vero rock suonato con VERI strumenti!
Comunque,tolta questa premessa,è innegabile l’influenza del rock anni ’60 e ’70 sul grunge:i Soundgarden non hanno mai nascosto la loro ammirazione per i Led Zeppelin e i Black Sabbath(la vocalità “hard /bluesy-“dei primi,sposata a riff tenebrosi come i secondi);i Nirvana erano dichiaratamente influenzati dal punk rock,sì,ma non solo:i Beatles erano una grossa loro influenza,insieme ai Black sabbath;i Pearl Jam erano(e sono tutt’ora)i continuatori di un certo modo di fare rock,che va dagli Stones a Springsteen,dagli Who a Neil Young….e così via.
Il che non significa copiare,anzi:portare le proprie influenze,e quindi un certo tipo di sound,e fonderlo con la propria personalità.Ed è una bella cosa.Ma l’esempio grunge è solo un esempio.
Prendiamo altri esempi di rock degli ultimi venti/venticinque anni.I Black Crowes è innegabile che siano stati influenzati dai Led Zeppelin(che pure hanno influenzato diversissime band tra loro,come i Whitesnake o i Kingdom Come)o da The Band,oltre che dai Lynyrd Skynyrd;LEnny Kravitz è innegabile che abbia ascoltato Hendrix o SLy stone……
E il cosiddetto brit pop?Gli Oasis erano PALESEMENTE influenzati,se non ossessionati dai Beatles(da sfiorare il plagio,direbbe qualcuno),così come i Blur o in maniera diversa i Kula Shaker.
In ambito heavy metal,come dicevo prima,non ne parliamo:è chiaro che i Black Sabbath(sempre loro!)siano la massima influenza del genere,volenti o nolenti è così la faccenda,e solo una sparata superficiale potrebbe dire il contrario,TUTTI i metallari,dall’epico al”nu”,ma anche in territori estremi,black o death che dir si voglia,rielaborano dei riff direttamente o indirettamente di scuola Iommi!
Al giorno d’oggi il discorso continua.Ci sono band giovani come DeWolff,Kadavar o Wolfmother influenzate dai Deep Purple e dagli Uriah Heep(nel caso dei primi,sembra proprio di sentire la”mark 1″dei Deep Purple,con le dovute proporzioni).Tutta la scena stoner rock è direttamente influenzata dall’era d’oro del rock,anzi forse è il sotto-genere che non si fa problemi per antonomasia a dichiarare le proprie influenze,essendo un ibrido tra l’hard rock più”doom”e la psichedelia(non solo gli ennesimi Sabbath,ma anche band di minore fama come i Leaf Hound e i Captain Beyond),seppur gruppi che sono stati i “capisaldi”del genere come i Kyuss si definivano”punk”(credo che ciò vada interpretato più come attitudine).Comunque è chiaro che la musica rock è di per sè ibrida e incestuosa,e le etichette lasciano il tempo che trovano,alla fine è solo rock&roll..Influenze  seventies e i sixties affiorano anche in bands come Afterhours e Verdena in Italia(che siano fan dei Beatles è innegabile,entrambi!)
A questo punto qualcuno potrà storcere il naso e dire:eh,no,ma ‘sta roba è vecchia allora!Non ci vedo analogie…..non vederci analogie è lecito,però è anche vero che non si può capire TANTA,se non addirittura il 99% della musica rock attuale,se non si è amato quella di 40-50 anni prima.Non voglio dire che tutti quelli che ascoltano solo gruppi moderni,seppur con qualche influenza vintage,e non ascoltino dischi più vecchi,sbaglino,ma una buona dose di strafottenza e di poca genuina ignoranza c’è,il più delle volte.Come dicevo prima,non significa che le suddette band non siano originali,tutt’altro.Anzi,secondo me,il discorso è ben diverso:avere ascoltato certe cose,ti differenzia dalla massificazione e dalla banalità del POP che va oggi(leggi:preconfezionato,usa e getta,che non ha nulla a che vedere col POP degli anni ’60 e ’70 che era l 90% vera arte,anche nelle incarnazioni più leggere e melliflue,non tutte,ovvio,ma quasi…..)e questo si riflette nella musica,se si è muscisti.Tutti i musicisti,me compreso,sono figli di mille,migliaia,miliardi di ascolti,e non ci trovo nulla di male.Chi nega le proprie influenze,mente,ed è anche in cattiva fede!
E’come negare l’influenza che i Pink Floyd o il kraut rock hanno avuto sul suddetto”post rock”:è innegabile che qualcosa venga ANCHE da lì!
Tutti questi gruppi che hanno un seme nel passato,mi ricordano i musicisti inglesi degli anni ’60 che scoprivano i bluesmen e ne davano una loro versione e visione…..adesso parlare del blues ci porterebbe probabilmente a dilungarci ulteriormente,ma cosa c’è di più R&R del primo blues?Le metriche sono le solite,il malessere e gli argomenti trattati,pure.Solo le modalità cambiano.
E comunque questo dimostra ulteriormente una mia opinione:che il rock,o comunque come lo si voglia chiamare,non morirà mai:ci sarà sempre qualcuno a tenerlo in vita.Che sia la band dedita come quarant’anni fa ad un progressive rock che fonda  vari stili in maniera coerente,o che sia il gruppetto di rock-blues revival o una nuova band stoner,non importa.L’importante è che ci sia vera passione.

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