“Come ho riscoperto Zucchero in tempi di COVID-19” di Lorenzo Stravolo

In questi due mesi di quarantena, nelle case di molti di noi si è potuto apprezzare la bellezza musicale.
Abbiamo riascoltato il nostro cantante di sempre, magari scoperto nuovi artisti e abbiamo creato tante
playlist per vivere di musica. Un plauso a tutti quegli artisti che hanno avuto il coraggio di mettersi in
mostra nelle loro dirette, cantando loro vecchi brani e proponendo duetti inediti. Scorrendo.-la home di
facebook e di instagram sono comparsi diversi video di Zucchero che ci ha fatto riascoltare i suoi grandi
successi e ci ha fatto conoscere al meglio il suo ultimo lavoro, Doc sostenendo l’hashtag #iosuonoacasa.
L’album è uscito nella prima decade di novembre ed è un lavoro che presenta tantissime sfumature. Sia i suoi
fan e sia gli amanti della musica italiana hanno senz’altro apprezzato i tre singoli a partire da “Freedom”,
primo singolo lanciato, “Spirito nel buio” e “La canzone che se ne va”. In quattro minuti di brano, Zucchero
canta in “Freedom” il rimpianto e, al tempo stesso , la libertà dell’uomo alla ricerca del Se:

Libertà che ignorai yeah
Oggi no non lo farei
Oggi no, whoa, whoa

“Spirito nel buio” è la tipica canzone alla Zucchero. Il blues di questa canzone è un tornado, per il suo

ritmo travolgente e ballabile e per il suo testo semplice.

Ho acceso spirito nel buio
da quell’oscuro odor di pianto
dammi il tuo bacio quotidiano
illimitato mio tormento
sacro e profano questo amore mio
che accende spirito nel buio
vorrei vedere tutto il mondo in festa
che accende spirito nel buio

Invece in “La canzone che se ne va” c’è tanta riflessione e speranza. La canzone supera le barriere e i

confini. Questo concetto cosi evidenti in diverse parti del brano:

Vola e se ne va da noi
Una luce fa luce laggiù
Vedi
La canzone fa luce laggiù
Vedi.


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