1 – Gli Insects Theory sono un duo. Siamo curiosi di sapere come è nata questa collaborazione e il percorso individuale di entrambi.
Giovanni: Ho sempre ascoltato tanta musica e conoscevo anche il gruppo dove cantava Giorgio. Un giorno mi scrisse, era Ottobre del 2013. Voleva sapere se ero interessato a suonare con lui in un progetto sulla falsariga dei Nine inch nails e Skinny Puppy. Non avevo mai provato ed era interessante. Lui chitarra e voce, io batteria e tastiere.
Giorgio: La maggior parte dei gruppi in cui avevo suonato fino ad allora erano rock n’ roll o Prog/Heavy Metal, ricordo che una volta scorsi tra la musica nel cellulare di Giovanni e trovai Houses of the Molè dei Ministry, non conoscevo nessuno che li ascoltasse e mi aveva nominato altri gruppi che trovai interessanti (mi fece scoprire i KMFDM), provammo a comporre da subito brani sulla scia dei gruppi sopracitati ma non era quello che faceva per noi in quel momento. Scoprimmo poi che a entrambi piacevano i Portishead e i Massive Attack e che scrivere brani più lenti e che cercassero di richiamare (tra gli altri) i gruppi della scena di Bristol per noi funzionava. Da quel momento abbiamo deciso di percorrere quella strada.
2- Come create la vostra musica? Vogliamo sapere come nasce la struttura di un vostro pezzo, poi che daw utilizzate, particolari software o hardware, chi fa cosa o se create separatamente e poi unite le idee.
Per comporre utilizziamo Ableton Live 9, la V Collection 5 di Arturia; mentre per gli strumenti hardware il Korg Minilogue, Korg MS 20 e Waldorf Pule, oltre a chitarre,un basso elettrico e per un certo periodo una batteria elettronica.
La maggior parte delle volte componiamo le varie parti dei brani singolarmente poi ognuno espone le proprie idee all’altro,ci troviamo insieme per rifinirle e aggiungere nuove parti o eliminare quelle che non ci soddisfano.
Solitamente Giovanni compone le parti di Piano,Synth e Drum Machine mentre Giorgio compone le parti di chitarra e scrive i testi che canta.
3- Per chi non mastica l’inglese, siamo curiosi di approfondire le tematiche delle vostre liriche.
Essenzialmente i nostri testi trattano di tematiche introspettive e di crescita personale.
4- La quinta traccia si chiama “4”, qual è il significato di questo brano?
Il pezzo 4 simboleggia l’arrivare al quarto posto e quindi non rientrare nel podio, ed è come ci si sente a volte nella vita. Questo non significa comunque si debba lasciar perdere o darsi per vinti.
5- Da cosa deriva Insect Theory? Raccontateci, se vi va, la storia del vostro nome.
Il nome Insects Theory è una rappresentazione di noi stessi nel mondo: piccoli frenetici insetti che si muovono alla ricerca di qualcosa. Da qui una teoria che ci accompagna secondo cui siamo tutti in cerca di una motivazione per vivere, una soddisfazione nel proprio piccolo.
6- Fate molti live? Se si, come vi organizzate.
Ultimamente stiamo presentando il nostro EP e cerchiamo di trovare più date possibili portando il nostro spettacolo che unisce musica e visual autoprodotto.
Giovanni gestisce le parti lanciate e suonate da pc oltre al visual, mentre Giorgio suona la chitarra e canta.
7- C’è in programma un Lp, se si, anticipateci qualcosa.
No, al momento non è previsto.
8- Se vi chiedessimo di associare la vostra musica all’arte pittorica di un artista, chi scegliereste?
William Turner, a causa del suo tratto pittorico estremamente delicato. Un modo di rappresentare la realtà in maniera tenue che difficilmente stanca. Così noi consideriamo la nostra musica: sottile e non invasiva.
9- Parlateci un po’ del vostro privato, chi siete e cosa fate, oltre la musica.
Giovanni: io sono diversi anni che sono appassionato di computer e tecnologia in generale. Grazie ai mezzi moderni registrarsi e autoprodursi può diventare molto facile. Sono diversi anni che suono la batteria e ho approcciato in maniera autodidatta il pianoforte. E’ poi scaturita la pasione per i sintetizzatori , fino ad arrivare a programmare i miei effetti ed il visual con Max for live, Pure data, Touchdesigner. Adoro la montagna in particolare per la senzazione di lontananza dalla civiltà che mi comunica.
Giorgio: sono un assemblatore elettronico nelle 8 ore lavorative. Mi piace “perdermi” nelle acqua del mare invece.
10- Quali sono le vostre aspirazioni circa il vostro progetto.
Rendere la nostra musica più raffinata e provare sempre nuovi metodi di composizione e di approccio a tutto ciò che ci interessa, raggiungere un pubblico più vasto, comporre fino a perdere la testa. Un aspetto che ci piace molto è provare sempre strumenti diversi alla cerca del nostro sound ideale.
Grazie per aver risposto a tutte le domande.
Un piacere aver ascoltato il vostro disco, averlo recensito ed adesso avervi anche intervistato.