La domenica mattina mi prende davvero molto bene, svegliarmi, farmi una tazza di caffé fuori dal balcone al quinto piano con il sole in faccia, guardare i colli bolognesi e ascoltare la piacevole carica di “Fotografie”, primo brano tratto dall’album dei NO.TA, “Siamo Stati Noi”. Indie pop proveniente dal Milanese, il gruppo è verace, nel nome del più puro e sincero rock made in Italy. Una buona produzione quella dei NO.TA, molto sentita, per un disco distribuito da Zimbalam e registrato negli studi milanesi di Mario Riso, batterista dei Rezophonic. La band è composta dal leader e cantante Francesco “Tano” Gaetano, Rino Zizzo (basso), Corrado Zerni (guitar) e Jvan Tagliabue (batteria). C’è un particolare connubio che mi colpisce sin dalle prime note dei NO.TA (scusate il bisticcio semantico), tematiche abbastanza pesanti e di una certa importanza, ben sviluppate dai quattro, come ad esempio l’avanzamento del degrado della società odierna, supportate da atmosfere relativamente leggere sempre al confine con un rock-pop di buon gusto.

Ed ecco che brani di sicuro impatto come “Tentazioni”, il singolo con annesso videoclip “Dimentica” e “Il sole è ancora a metà” si susseguono con grande naturalezza e semplicità. Non sono ragazzi che hanno la necessità di volerci stupire, ci stanno semplicemente confessando il loro disagio. Quattro chiacchiere tra amici, storie, suoni caldi. Più odori di campagna che di Milano ad essere sinceri.
L’apice della grinta dei NO.TA arriva con la title-track. Colpisce anche la scelta dei suoni
drive di chitarra su alcuni episodi e scorgo un oggettivo amore per gli eighties (oltre che per le sonorità chiaramente ed esplicitamente italiane senza alcuna minima pretesa di esportazione). Un gustoso riff di basso preannuncia “La migliore”: neanche a farlo apposta, a mio modestissimo avviso, canzone meritevole di fregiarsi anche del ruolo oltre che del titolo, di cui colpisce l’incredibile sincerità.
L’ ultima parte del disco si chiude con sprazzi di controllata romanticità; riusciamo infatti ad apprezzare i ragazzi di Milano anche in una veste sonora più dimessa e tenue con “Jessica” e “Un giorno una donna – ieri lei”. Semplicità, schiettezza e compattezza: ritratti di gioia, malinconia e solitudine ben espressi. Avanti così NO.TA

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(Recensione di Alessandro Bruttini)

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