Nuova uscita per la Sucu Music e nuova uscita per il chitarrista ambient Gaetano Fontanazza,che ci regala un altro interessante lavoro in free download.

L’occasione è doppiamente ghiotta,in quanto “sounds  on canvas” è una colonna sonora per una mostra dei dipinti del padre (Edoardo Fontanazza) registrata “live” durante un’esibizione del nostro:non è certo un caso,in quanto la musica di Gaetano si presta molto ad essere evocativa,e “colorata”,come nella tela di un pittore appunto!

“Masks” è il primo tassello di questa “raccolta”,un brano rilassato e distensivo all’insegna dell’ambient,con degli interessanti drone chitarristici minimali ma efficaci;”Woods in pink” continua il viaggio su sentieri delicati e carezzevoli,con note struggenti e meditative che illuminano di vita l’ascoltatore.

“A painter” è una dedica anch’essa molto commovente (e riuscita),dall’andatura quasi “cinematografica” ( e sottilmente floydiana a tratti);dolcemente evocativa “Nude” (anche se a tratti con una leggera inquietudine,ma non troppo)….Non c’è che dire,Gaetano sa come emozionare e lo fa sempre con grazia,con note minimali ma che ti entrano sotto la pelle,facendo venire i brividi per la bellezza sonora.

“Fields of light” è ambient onirica e sognante,ma sempre luminosa e “positiva” (musica che ti fa stare bene,insomma!);”Laying corpse” è la traccia più “notturna” del disco,ma non meno rilassante (anche se con un pizzico di ombrosa meditazione in più!).

“Horses” è una traccia più insolita,adornata da tenui battiti electro:l’ambient diventa quindi contemporanea più che mai,ma senza essere mai “invasiva”.

“I’m asking again” è una sorpresa psichedelica e straniante,dal tenue sapore free a tratti jazzato (con qualche inconsueto sample di contorno);il brano,poi,si evolve su territori più riflessivi ed essenzialmente acustici (ma con ariosi delays che donano un bel senso di “spazio”,anzi di “spaziosità”),dal sapore “minimal-progressive”…è anche la traccia più lunga dell’intero lavoro (oltre 11 minuti),ma risulta sempre scorrevole al pari degli altri,mai stancante!

“The way(home)” è la traccia riflessiva conclusiva,enigmatica ma sempre molto distesa.

Un bellissimo lavoro che personalmente non mi stanco di ascoltare e riascoltare:un esempio di gran classe e di grande,nobile musica….Arte vera,sound sublime……Lode a Gaetano Fontanazza-“sounds on canvas” è pura magia!

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