IL RONDINE “Può capitare a chiunque ciò che può capitare a qualcuno” (La Fame dischi)
Nuova uscita per la fame dischi che riguarda Il Rondine, monicker dietro il quale si cela il cantautore Claudio Rossetti.
“Può capitare a chiunque…” è un album molto interessante,dai tratti inediti e personalissimi, con 11 brani diretti ed ironici che svelano l’anima ed il particolare songwriting di questo giovane artista.
Che non sia un album come tutti gli altri, lo si capisce dalla prima,insolita traccia,”Pregiudizio su Sergio”: il protagonista, difatti , è incazzato con tutti quelli che si chiamano Sergio e li rifiuta a priori.
Il motivo di questa curiosa invettiva è misterioso (oppure no, dipende da come si interpreta la frase “prima prometti, tanto poi ce ne andiamo in albergo”!), ma di sicuro un certo Sergio deve aver fatto qualcosa di spiacevole: ad ogni modo, Il Rondine dimostra fin da questa canzone, un songwriting asciutto,melodico (molto piacevole il sound in sottofondo,che coniuga la tipica attitudine cantautorale ad un mood rilassato, ottilmente reminiscente di atmosfere alternativo-psichedeliche e perché no, perfino progressive) con un po’ di raffinata ironia sullo sfondo.
“La naturale capacità” è un altro brano brioso che ricorda vagamente il Battisti enigmatico di “Don Giovanni”; l’ironia è sempre lì, in sottofondo, mai sgarbata ma sempre elegante (“ed io ho sempre inviato/quella tua grande capacità di parlare col gatto/lui ti capisce sicuro”), stesa su un rock leggero e armonioso.
“Mi fido più di me” è il punk rock visto dal Rondine,ovviamente sempre alla sua personale (e melodica) maniera: è un brano metaforico su una delusione d’amore, una storia narrata con il consueto sorriso sulle labbra.
“La fine di uno scarafaggio” riprende il mood tipicamente cantautorale, ma aggiornato ai tempi d’oggi;anche qui si va per metafore, ”l’uccisione dello scarafaggio nella doccia” è solo un pretesto per farci riflettere sulla superficialità della gente.
“La bolletta del gas” è una ballata che è anche uno spaccato di vita vissuta, così come “La settima differenza”, colorata di arpeggi struggenti (e torna perfino un po’ di sana follia psichedelica e creativa sullo sfondo); su “Mi raccomando amici miei” è presente un po’ di elettronica, ben sposata all’attitudine indie del nostro,mentre il testo è amaro & disilluso (“Diventerai come tua madre/si lamenta sempre”).
“Oggi non è un buongiorno” è forse il mio pezzo preferito:un pezzo minimale e accattivante,sarcastico,sospeso tra Syd Barrett e il De Gregori più enigmatico;”Un’oliva” è il malinconico e meditativo finale,una ballata solo apparentemente scarna (voce,chitarra e pochissimo altro) che è una sorta di riflessione interiore.
Riallacciandomi al nome d’arte del nostro,potrei dire che Il Rondine ha le carte in regola “per spiccare il volo” verso il successo:originalità e creatività sono le chiavi della sua musica,e fanno rima con una grande comunicatività,tra l’altro molto espressiva e sempre curiosa. Disco molto interessante,di culto,che farà sicuramente parlare di sé!